Ciaooo,
Durante il brainstorming che precede ogni articolo, mi sono chiesta più volte se ci fosse stato un momento preciso nella mia vita in cui io abbia iniziato a sentire il bisogno di dover essere più magra, con i fianchi meno sporgenti oppure in cui quello che vedevo sulle riviste di moda non mi rappresentasse minimamente.
Ho spiegato più volte come la mia pelle bianco latte, i miei capelli biondi e gli occhi chiari non mi abbiano quasi mai fatto avere problemi durante la mia breve vita; ma esiste un momento in cui anche Barbie perfezione – potrei essere definita così secondo i canoni ma che non mi sento di rappresentare minimamente – ha iniziato a dubitare del suo corpo.
Mi ricordo che dopo aver concluso la mia breve carriera nella ginnastica artistica, decisi di stare un anno ferma per decidere quale sport iniziare. Avevo 11 anni e un metabolismo che a momenti smaltiva anche i miei organi vitali. Un anno dopo avevo 12 anni e una forma fisica completamente diversa. Tutto di un tratto mi sentivo in imbarazzo ad andare al mare, mi metteva a disagio che qualcuno potesse toccarmi e non volevo più fare niente.
Ho vissuto la mia adolescenza guardando le mie amiche e sognando i loro corpi, vedendo come loro erano le “ragazze belle che piacciono ai ragazzi” e io quella “timida o troppo chiacchierona”. Una contraddizione vero? Ma sono fatta cosi
Durante gli ultimi anni, sulle passerelle di molti brand moda, il numero delle modelle mid-size o over-size è andando scemando nel tempo, fino ad arrivare all’ultima stagione appena presentata in cui i corpi considerati non conformi erano per le mid size circa il 2% e le plus size circa lo 0,3%. Il problema, oltre al più ovvio, è la magrezza con cui le altre modelle sfilano in passerella, talmente leggere da vedere la gabbia toracica e le ossa.
All’interno di un articolo scritto dalla giornalista Giuliana Mattarrese per Linkiesta Etc, si evidenzia come durante nell’ultima stagione vi siano state anche delle costruzioni sartoriali limitanti. Ad esempio nella sfilata di Alaïa vi erano delle grandi costruzioni architettoniche sui fianchi e strette sul resto del corpo. Così facendo non è possibile che quel vestito possa essere indossato da una persona che una fisicità differente da quella della modella in passerella.
Il problema ovviamente parte a chi prende le decisioni all’interno del brand. Citando le parole di Marco Rambaldi, direttore creativo e co-founder del brand che porta il suo nome, uno dei pochi ad aver presentato i corpi dimenticati dal fashion system attuale «Non è un segreto, lo sanno benissimo anche tutti gli altri come funziona, il problema è che non gli interessa farlo… Il campionario è tarato sulla taglia 38-40 e quindi ovviamente si fa prima quel prototipo e poi da lì si va a fare lo sviluppo taglia per arrivare alla 46-48, o a volte si lavora anche su misura»
Citando un altro esempio attuale, per la copertina di aprile di Vogue USA, l’ispirazione è Hairspray il film, prima musical teatrale, in cui la protagonista Tracy Turnblad vive in una Baltimora degli 60’ e sogna un’America più inclusiva, soprattutto per le persone come lei.
Nel video promozionale rilasciando da Vogue USA “Can’t Stop the Beat” si vede una Gigi Hadid intenta a ballare e cantare con un’ispirazione palese al film precedentemente citato. All’interno del video sono presenti Cole Escola, persona non binary, Laverne Cox, attrice transgender e Alton Mason, modello americano ma di origini haitiane e giamaicane. Nessun corpo che supera la 38.
Un ossimoro per un film che gira intorno alle plus size e tradotto in italiano prende il nome di “Il grasso è bello”.
Siamo ossessionati dalla perfezione. Ossessionati dal non avere rughe. Ossessionati da entrare in vestiti che ci comprimono la gabbia toracica fino a soffocare. Dimagriamo e ci iniettiamo talmente tante sostanze in corpo per inseguire l’idea di poter avere una versione migliore di noi. Proprio come del film The Substance, film del 2024 con protagoniste Demi Moore e Margaret Qualley.
Senza fare troppi spoiler, il film racconta la storia di Elisabeth Sparkle, che invecchiando e perdendo la sua forma fisica – almeno così dicono – perde anche il suo lavoro.
Disposta a tutto si rifugia in The Substance, questa sostanza che le permette di avere una versione più giovane di lei, Sue, a settimane alterne.
Sue però finisce per non rispettare l’equilibrio stabilito, provocando dei danni alla sua versione originale. La storia prosegue con Elisabeth, che anche nel momento più disperato e basso del suo percorso, è disposta ancora a tutto per essere Sue, mostrando una disperazione nel voler essere perfetta fino alla fine. In tutti i sensi.
Se vogliamo tornare per un attimo alla realtà anche noi abbiamo la nostra Substance: l’Ozempic.
Questo farmaco, originalmente nato per il trattamento del diabete e obesità grave, è ad oggi la sostanza di cui si cibano maggiormente le star di Hollywood per essere sempre perfette.
Non è un segreto che le telecamere di Hollywood hanno bisogno i fisici tonici e perfetti, c’è chi ricorre a metodi di certo più sani e chi invece sceglie la via più facile, ma altrettanto più dannosa, quale dell’Ozempic.
Numerose sono già le star di Hollywood che dicono di aver utilizzato il farmaco per dimagrire, come ad esempio Nikki Glaser, ma altrettante sono le star che si pensa ne abbiamo fatto uso senza però la conferma dai diretti interessati, come ad esempio Megan Trainor per i Billboard Award 2025 o Kim Kardashian nel 2022 in occasione del Met Gala per indossare il vestito di Marilyn Monroe.
Oltre ai danni fisici recati alle star in questione, come ad esempio il viso scavato e invecchiato rinominato Ozempic Face, il danno maggiore che si è creato è che le aziende farmaceutiche non riescono a stare dietro alla richiesta che ne viene fatta e quindi chi ha davvero bisogno di prendere questo farmaco per ragioni di salute, si ritrova a dover aspettare o addirittura senza.
Ad oggi non amo il mio corpo, ma ho imparato a conviverci, ho imparato che non esiste un solo corpo perfetto.
I pensieri mi frullano ancora per la testa però. Mi dicono che forse se oggi a pranzo evito di mangiare il vestito per la festa di questa sera mi starà meglio. Che non devo mangiare il gelato, la pizza o quello di cui ho voglia perchè poi ingrasso. Mi dicono che anche se sto morendo di fame, devo bere l’acqua fino a che non mi passa.
A me le persone hanno sempre detto quando parlavo troppo che dovevo stare zitta, ma i pensieri come si zittiscono?
Bacini, Alisia <3
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